“Caramelle da una sconosciuta” contiene una parte della mia produzione musicale nell’arco di trent’anni.
Racconta le mie storie, e storie di altri. Racconta sogni (Caramelle da una sconosciuta), timori (Fine del viaggio, Un lungo addio), l’intimità con la natura (La voce del mare).
Storie di abbandoni (Ortica) e di riconciliazioni (Dove sei tu),storie di madri (Album), e di padri e figli (E così sia, Foglie d’erba), storie di relazioni complicate (Tu non sbagli mai, Non chiamarmi amore, Donna robot) alla ricerca di una maturità artistica e umana difficile da raggiungere.
Essendo composizioni realizzate in anni diversi, il loro carattere e la loro natura sono a volte differenti, ma nell’insieme delineano tuttavia uno stile complessivo unitario che definirei “pop d’autore”.
Gli arrangiamenti, realizzati tutti negli ultimi due anni, sono in alcuni casi volutamente old fashioned quasi a sottolineare la vena un po’ malinconica che pervade il disco.