Quante volte ho pensato, stringendo più forte il volante, “Io speriamo che me la cavo”. A volte un lungo viaggio in auto si può trasformare in un incubo. Lo racconto in questa mia canzone.
In una delle mie vite precedenti ho viaggiato molto in auto per lavoro.
Ho guidato con la luce e col buio, appena sveglio o stanco dopo un’intera giornata. Ho guidato per anni, macinando 1000 chilometri ogni settimana.
Alla guida mi sono presentate le condizioni climatiche più varie e spesso ostili: nebbia, grandine, bufera; una volta stavo per rimanere in un sottopasso per un’improvvisa alluvione.
Per non parlare dei pazzi al volante, dei sorpassi azzardati, delle perdite di carico dai camion, degli pneumatici che esplodono e infine della mia personale disattenzione e/o avventatezza.
Posso dire con certezza che sono vivo per miracolo.
La strada è un brutto posto per viverci.
Stando fuori casa tutta la settimana è una liberazione poter finalmente dire: “Fine del viaggio”.
Nota: Il susseguirsi dei battiti che determinano il tempo, e quindi la velocità di questo pezzo, corrisponde all’andamento medio dei tergicristalli in caso di pioggia.